Applicazione alla crescita personale
Il primo e fondamentale utilizzo che si può fare della conoscenza dei 7 Archetipi è applicarla alla conoscenza di sé, alla presa di coscienza dei propri talenti, delle proprie criticità, delle proprie potenzialità di crescita. Attraverso lo studio di tutti e 7 gli Archetipi e un’attenta autoanalisi è possibile individuare i propri Archetipi di appartenenza e comprendere meglio le cause del proprio comportamento.
Molti dei meccanismi automatici di risposta che mettiamo in atto quotidianamente e che determinano le reazioni dei nostri interlocutori dipendono proprio dagli Archetipi che ci influenzano e possono essere perfezionati solo attraverso un lavoro di consapevolizzazione. Il passo successivo è assumersi la piena responsabilità di ciò che si è e della propria crescita personale. Anche se l’appartenenza ad un dato Archetipo non è stata una scelta diretta, una volta acquisita la consapevolezza di appartenere a questo o a quell’Archetipo è possibile scegliere di assumersi la responsabilità di esprimere al meglio e senza distorsioni i talenti che ci vengono offerti dagli Archetipi cui si appartiene, attraverso un lungo e non facile percorso di analisi, di osservazione di sé e perfezionamento del carattere.
Non abbiamo scelto gli Archetipi a cui apparteniamo ciò nondimeno è necessario accettarli
Ogni Archetipo pone delle sfide proprie, differenti da quelle degli altri Archetipi. Ecco perché certe difficoltà della vita mettono in crisi alcune persone e non altre, ecco perché certe situazioni richiedono maggiori sforzi ad alcuni e meno ad altri. Ogni Archetipo è una via di evoluzione, con i suoi propri ostacoli, tranelli, sfide e vittorie. La meta conseguita è differente per ciascuno e per questo non è possibile alcuna competizione e confronto. Questa consapevolezza fa sviluppare uno sguardo maggiormente benevolo verso il prossimo e le difficoltà che deve affrontare.
Attraverso lo studio degli Archetipi e con l’ausilio di una serie di test è possibile identificare la distribuzione degli Archetipi nella propria struttura psicologica e quindi prendere coscienza di quel percorso di crescita che caratterizzerà tutta la vita, volenti o nolenti. Di seguito sono riportati i grafici semplificati di tre individui:
Ciascuno di loro manifesta una combinazione differente di Archetipi, alcuni realmente posseduti, altri frutto di un “assorbimento” di comportamenti e pensieri dall’ambiente famigliare, dalla società, ecc., cioè di quelle influenze esterne che da sempre la psicologia studia e codifica. Ecco che lo studio degli Archetipi diventa anche l’occasione di separare ciò che è intrinsecamente nostro da ciò che ci condiziona e spesso ci impedisce di esprimere pienamente le nostre potenzialità.
La combinazione degli Archetipi, l’intreccio delle criticità e dei talenti, disegnano dei percorsi cui l’individuo non può sottrarsi né aggirare. Ciascuno sarà testato durante la vita sia dalle criticità dei propri Archetipi sia dai talenti che cercano espressione.
La conoscenza degli Archetipi permetterà a Mario Rossi, Luca Verdi e Luigi Bianchi di poter collaborare ed andare d’accordo anche se i lati del loro carattere non hanno nulla in comune. Forse non diventeranno amici per la pelle (giacché le sintonie sono per lo più rappresentate dalla comunanza di Archetipi e da sintonie emotive) ma potranno evitare che conflittualità e differenze di percezione e di pensiero rendano insostenibile la loro interazione.
Studiare gli Archetipi spalanca la comprensione di se stessi e degli altri, permette di meglio comprendere il proprio partner, il proprio fratello, i propri genitori, ecc. Permette di accogliere le differenze, interpretarle come ricchezza e non come ostacolo e vedere una via d’uscita da tanti problemi relazionali.