Mi capita spesso di assistere a scene curiose. Quando sono in giro presto sempre attenzione a quello che succede attorno a me, perché ogni occasione è buona per imparare qualcosa di nuovo sul comportamento umano, per avere conferme di comportamenti già noti o ricevere spunti per nuove riflessioni. A volte mi capita di origliare i discorsi delle persone, altre volte vorrei evitare  di sentire determinate cattiverie o offese, ma è impossibile farlo per il tono di voce eccessivamente alto. Le differenze tra gli Archetipi (vedi qui) portano a discutere anche per cose apparentemente banali, perché in realtà quando si guarda il mondo con lenti diverse, nulla è poi davvero banale, tutto appartiene al mondo per come lo vede ciascuno di noi, tutto conferma o mette in dubbio la nostra visione del mondo, e con essa, purtroppo, anche la nostra identità.

Un paio di giorni addietro, mentre gironzolavo in un negozio di elettronica, ho notato una coppia che era alle prese con l’acquisto di un cellulare. Il ragazzo, evidentemente di 5° Archetipo, stava illustrando alla sua fidanzata visibilmente annoiata le caratteristiche tecniche di un cellulare di ultima generazione, “dal rapporto qualità/prezzo tra i migliori in circolazione” per usare le sue parole. La ragazza non sembrava né convinta né interessata e si guardava attorno circospetta cercando qualche altro modello senza farsi notare dal fidanzato, tutto preso dai suoi consigli. Ovviamente il cellulare da comprare era quello della fidanzata e lei ovviamente cercava qualcosa che le piacesse! “Ma questo, invece, non va bene?” “No, questo è un chiodo!” (espressione tipica nerd per indicare qualcosa di molto lento). “Peccato – risponde lei – perché mi piacevano i colori dell’immagine” riferendosi ai colori dello sfondo dell’interfaccia. “Ma quella è l’immagine di sfondo, la puoi cambiare e mettere quella che ti piace su qualunque cellulare” risponde lui con faccia sconsolata. La discussione è  continuata ancora un po’, con toni sempre più accesi. Il motivo del contendere era chiaro per me: lei dava priorità all’aspetto estetico del cellulare (da brava 4° Archetipo, confermato anche dalle sue scarpe molto colorate) mentre lui alla configurazione hardware. Questo tipo di dispute raramente mette d’accordo personalità così differenti. In questo caso è finita che la ragazza ha scelto un cellulare di fascia molto alta con un guscio posteriore di un colore vivido, credo lilla (ma non sono bravo con le sfumature dei colori..), ma non a tinta unita, con effetti sfumati molto carini, e un hardware di tutto rispetto… altrimenti chi lo avrebbe sopportato il fidanzato in futuro se avesse scelto un cellulare lilla che per di più era un chiodo? Certo, il fidanzato non era contento della scelta, perché si poteva spendere di meno per le reali necessità di utilizzo della fidanzata, ma per lo meno non aveva preso un chiodo di telefono lilla! Questa situazione è solo uno delle tante che giornalmente si possono ascoltare tra le persone e che riguardano differenti approcci legati agli Archetipi. Ma come vedono i cellulari i vari Archetipi?

Quando si discute per l'acquisto di un cellulare

Ogni giorno assistiamo a dispute legate all’incapacità delle persone di Archetipi differenti di comprendersi nel modo di pensare e di vedere il mondo che li circonda

Per il 1° Archetipo il cellulare è semplicemente uno strumento per raggiungere i propri scopi. Non si interessa alla configurazione hardware, basta che faccia quello che a lui serve (questa è tipicamente l’affermazione che esprime al commesso). Ma essendo dotato di buon gusto estetico, non sceglierà mai un cellulare brutto. Ma nemmeno colorato.

Per il 2° Archetipo il cellulare è lo strumento per restare in contatto con il suo mondo affettivo. “Fa belle foto? Ha WhatsApp? E Skype? Funziona Facebook? Mi trasferisce lei la rubrica e le foto vero?” Queste e altre domande simili sono rivolte al commesso perché è fondamentale per il 2° Archetipo poter avere subito a disposizione le foto dei figli e dei gatti o dei cani, non perdere i contatti con gli amici su Facebook (come gli Archetipi utilizzano Facebook lo abbiamo visto in questo articolo) e poter chiamare immediatamente le persone a cui vuole bene.

Per il 3° Archetipo il cellulare è uno strumento di lavoro, punto. Quindi lo sostituisce solo quando è strettamente necessario e quando trova il tempo di passare in negozio! E il tempo lo trova solo quando arriva all’esasperazione, tra batteria che non tiene più o spegnimenti improvvisi o schermo crepato (tanto funziona lo stesso!). A volte può fare un’azione impulsiva e, spinto dalla necessità oggettiva, comprarne uno nuovo che ha visto usare da un amico, per poi accorgersi che il sistema operativo è diverso e che non riesce a fare nulla, ma solo per il tempo di dire qualche parolaccia perché per sua fortuna impara molto velocemente e si adatta come nessun altro Archetipo sa fare.  A volte lo cambia così raramente che si ritrova a dire al commesso: “Come? Non li fanno più con lo sportellino?” , oppure a pensare che ci metterà una vita a fare il passaggio dei dati perché non ha mai tenuto in ordine nulla… Comunque sia non dà importanza all’aspetto estetico, ma alla praticità. Sa benissimo quali sono le funzionalità che gli servono e le sue abitudini di utilizzo, che non vuole cambiare perché non ha tempo da perdere.

Il 4° Archetipo non ama la tecnologia, non la capisce e non gli interessa capirla. Non si chiede cosa ci sia dentro la scocca, è indifferente, e per lui le sigle sono tutte uguali. I cellulari si differenziano per forma e colore. Ma siccome i cellulari sono poco differenziati da questo punto di vista, è con le cover da applicare al guscio posteriore che il 4° si sbizzarrisce davvero! Molto più importanti del telefono stesso. Non è importante la funzione protettiva della cover quanto la sua insostituibile funzione di abbellimento! Chiaramente il cellulare è ormai il fulcro della vita relazionale del 4° Archetipo, quindi un oggetto molto importante e insostituibile anche per questo, e quando si rompe è un dramma (drammi frequenti come abbiamo visto qui). Comunque sia, il cellulare funziona decisamente meglio se è anche bello da vedere e personalizzato come piace! Ogni volta che il 4° Archetipo prende in mano il cellulare deve tirargli su il morale, non abbatterlo!

Il 5° Archetipo dei cellulari sa tutto, come di ogni altro marchingegno tecnologico. E’ sempre consapevole dell’hardware contenuto, aggiornato sui benchmark prestazionali, sui nuovi modelli, sulle generazioni dei processori e sull’affidabilità delle marche. Sempre attento alle effettive necessità sue o di chi gli chiede consiglio, ragiona sempre in relazione ai rapporti prezzo/prestazioni e prezzo/qualità, è l’individuo giusto a cui chiedere un consiglio, anche se tenderà a diventare prolisso e inondarvi di dati di cui non capirete nulla. Predilige i sistemi aperti (leggasi Android) e aborrisce i sistemi chiusi (leggasi Apple). Non è interessato all’estetica mentre è attratto dalle vere novità tecnologiche. Cambia il cellulare quando è strettamente necessario oppure quando c’è qualcosa di davvero nuovo, perché ama la tecnologia e ama possederla.

Per il 6° Archetipo il discorso è differente. Il cellulare è uno status symbol, una estensione della sua personalità, come l’automobile una volta. Il telefono se è “figo” ti fa sentire figo, se è “sfigato” ti fa annoverare tra gli “sfigati”. Essendo sempre sensibile ai giudizi degli altri, è alla ricerca di ciò che può muovere ammirazione e invidia. Su questo Archetipo vengono tarate le pubblicità legate all’identificazione in un insieme di “Valori o Ideali” o al “Prestigio”. La marca, o meglio, la considerazione che l’opinione pubblica ha di una marca, vale più del prodotto stesso. Convincere che “vali di più” se possiedi un dato cellulare è l’obiettivo di un certo marketing e di certe aziende. Ma funziona solo con questo Archetipo. Ovviamente esistono anche gli acquisti “contro”. Come abbiamo visto qui e qui, il 6° Archetipo si schiera sempre a favore di qualcosa o contro qualcos’altro, quindi si può comprare una marca perché si è identificati nel marchio “che fa figo” oppure un prodotto di un concorrente perché si “odia” quel marchio per “fighetti”… Questo archetipo è quello che più spesso cambia i cellulari, per restare sempre al vertice della propria “autostima” e della considerazione degli altri.

Il 7° Archetipo non è particolarmente interessato all’hardware anche se si informa e lo valuta nella scelta. Tende a non cambiare il sistema operativo utilizzato ma rimane fedele al tipo di organizzazione di cui si è impratichito mentre un cambio di ecosistema lo obbligherebbe a modificare tutto il suo approccio organizzativo. Molto attento all’eleganza del terminale, che deve essere sempre bello e stiloso. Cambia frequentemente il cellulare, o vorrebbe farlo, per seguire le mode estetiche del momento, in quanto ha sempre un debole per uniformarsi ai canoni stilistici vigenti e circondarsi di cose sempre più belle.

Ogni Archetipo porta l’attenzione su caratteristiche differenti, ne fa usi differenti mossi da bisogni o scopi differenti, anche se apparentemente con i cellulari fanno tutti le stesse cose!

Volete saperne di più sulle dinamiche nelle relazioni famigliari, nelle relazioni di coppia e tra genitore e figlio indotte dagli Archetipi? Verificate quando e dove ci sarà il prossimo seminario!

Seminario MILANO 27 ottobre 2018

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Arrivederci al prossimo articolo.

Aldo Storti