Ogni individuo è una miscela di più Archetipi che, uniti alla storia e vicende personali, fa di ogni individuo un essere unico e irripetibile. Così è scritto nella descrizione introduttiva degli Archetipi Psicologici Umani (vedi qui). Lo studio separato e individuale dei 7 Archetipi (letteralmente “modelli originali”) permette di familiarizzare con essi ma non va mai dimenticato che ciascun individuo è la somma di più Archetipi che si fondono e si amalgamano in modi sempre differenti, per quanto le note degli Archetipi all’interno dell’individuo rimangano sempre riconoscibili.

In base all’applicazione dei 7 Archetipi Psicologici Umani che stiamo utilizzando dobbiamo: o scendere nei dettagli della configurazione individuale (dove per “configurazione” si intende l’individuazione degli Archetipi presenti nell’individuo e la loro interazione) oppure considerare i Sette Archetipi come marco-gruppi distinti di individui. Per esempio, per effettuare studi socio-politici, dove non è possibile analizzare caso per caso o considerare la distribuzione statistica di tutte le possibili combinazioni, è utile considerare i 7 Archetipi Psicologici Umani come rappresentazione di 7 macro-gruppi della popolazione italiana, senza avventurarsi in complicazioni che, nella maggior parte dei casi, non sarebbero di nessun giovamento. Anche nello studio della migliore comunicazione possibile di un dato argomento o prodotto, nella maggior parte dei casi, possiamo considerare la popolazione (o comunque il campione statistico che ci interessa) come composto da macro-gruppi Archetipici che seguono la distribuzione statistica standard degli Archetipi nella popolazione.

Statisticamente la stragrande maggioranza degli individui presenta un Archetipo Primario e due Archetipi Secondari. L’Archetipo Primario domina l’espressione della personalità individuale, gli Archetipi Secondari influenzano tale espressione con sfumature che dipendono dalle situazioni.

L’analisi puntuale della configurazione degli Archetipi di un individuo è necessaria invece qualora si affronti il tema della crescita personale o della configurazione di un gruppo di lavoro specifico e definito. In questi casi è fondamentale tenere presenti i punti di seguito elencati:

  1. L’espressione di un Archetipo Psicologico umano dipende dal livello evolutivo della persona in questione. In persone di livello evolutivo differente possono manifestarsi espressioni qualitativamente differenti dello stesso Archetipo (come esistono sfumature differenti del medesimo colore).
  2. Statisticamente la stragrande maggioranza degli individui presenta un Archetipo Primario e due Archetipi Secondari. L’Archetipo Primario domina l’espressione della personalità individuale, gli Archetipi Secondari influenzano tale espressione con sfumature che dipendono dalle situazioni.
  3. La miscela dei tre Archetipi Psicologici Umani è estremamente personale e cambia di persona in persona. Talenti, tendenze e criticità (difetti, meccanismi automatici di risposta, ecc) si mescolano, si sostengono a vicenda o si ostacolano, si potenziano o depotenziano, il tutto presentando sfumature uniche dipendenti dalle esperienze e dalle caratteristiche della persona stessa.

Nonostante queste miscele individuali di Archetipi Psicologici Umani siano di fatto uniche e irripetibili, individui con Archetipi identici presentano una nota comune facilmente individuabile e caratteristiche simili che li mettono in relazione. Con un po’ di esperienza sarà facile individuare nelle persone gli Archetipi Psicologici presenti e condivisi con altre all’interno di un gruppo di lavoro. Ma se l’individuazione della configurazione degli Archetipi risulta piuttosto facile con un po’ di esperienza, la piena comprensione della miscela richiede moltissimo tempo e studio. Per fortuna, per molti scopi costruttivi e migliorativi della vita quotidiana e relazionale non è necessaria una conoscenza approfondita delle miscele individuali.

Arrivederci al prossimo articolo.

Aldo Storti